Trame di viaggio

Edizione 2016

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Trame di viaggio Punto e a capo

Illustrazione tratta da “Una storia guaranì” di Alicia Baladan © 2010 Topipittori www.topipittori.it

La seconda edizione del Festival Punto e a capo si è conclusa e ci portiamo a casa la bellezza di tre giornate trascorse insieme a numerose persone. Tanti gli appuntamenti in più rispetto alla prima edizione.
Anche quest’anno il Festival ha visto sguardi contenti, stupiti e partecipi.
Tante persone sono passate lasciando traccia della loro presenza.
Tante persone si sono interessate e sono state incuriosite dagli appuntamenti proposti.
Il tema di quest’anno era il viaggio e il festival stesso è un viaggio costante dentro alle parole, alle storie, alla vita.
In questo momento sociale più che mai abbiamo bisogno di parlare di viaggio, soprattutto di identità in viaggio. Ogni uomo ha una sua identità che va riconosciuta e che si forma grazie all’incontro con altre identità.
Parlare di viaggio ci ha permesso di parlare di vita, di crescita, di accoglienza, della consapevolezza che non c’è mai una sola strada possibile ma un intreccio affascinante di vie da percorrere.
Parlare di libri ci ha permesso di stare dentro a un tempo “altro”, il libro ci chiede un tempo diverso, ci chiede di andare più lentamente, di trovare spazio per l’ascolto, di trovare spazio per noi e per gli altri. 

Con il festival oltre agli obiettivi che sempre elenchiamo ci diamo come importante obiettivo quello di regalare alle persone un tempo diverso, un tempo in cui riconoscersi e in cui stare, un tempo per poter cogliere e raccogliere. 

La gioia più grande è dunque vedere gli sguardi curiosi di chi viene per conoscere nuovi libri, incontrare gli autori e le loro parole, mettersi all’opera nei laboratori, correre in libertà da un racconto all’altro narrato sotto i portici, per incrociare le gambe sui tappeti e attendere un’altra storia.
In questo viaggio tappe fondamentali sono stati gli incontri con gli autori che hanno portato parole e immagini preziose. 
Alessandro Sanna ci ha incantati con la naturalezza del suo gesto artistico capace di ipnotizzare grandi e piccoli, ci ha fatto davvero capire quanto lo stupore nasca dalla bellezza del creare, Francesca Ajmar ha fatto vibrare la sua voce e i nostri cuori hanno vibrato con lei.
Antonio Ferrara prima alle scuole poi al pubblico ha ricordato quanto sia importante una educazione sentimentale attraverso i libri e che proprio nei libri i ragazzi possono allenarsi e organizzare la speranza, Francesco D’Adamo ci ha accolti con l’eleganza che lo contraddistingue e ha sottolineato il valore del romanzo per parlare della realtà, per conoscere il mondo e per custodire la memoria.
Annamaria Gozzi, presenza preziosa per il festival, con le sue parole sempre opportune ci ha ricordato di quanto abbiamo bisogno di storie e del valore delle altre culture dalle tradizioni e dalla memoria antichissime per rendere fertile il terreno delle storie.
Annalisa Strada è arrivata come un uragano di bellezza e di consapevolezza, con parole chiare e decise, che non lasciano spazio alle interpretazioni, parole giuste di chi ha uno sguardo aperto e disponibile sulla quotidianità.
Alicia Baladan ha raccontato come nascono le sue opere, risultato di tanta ricerca e conoscenza artistica, ci ha preso per mano in un viaggio tra simboli e significati, dentro alla magia delle sue illustrazioni… avremmo voluto stare in quel viaggio molto più a lungo.
Cristina Bellemo ci ha portato la sua spontaneità, l’esperienza di una scrittrice che attraverso i suoi racconti sa dare musica emotiva ad ogni parola, sa portarci dentro a uno spartito di frasi e contenuti nei quali ci sentiamo portati come in una danza.
Abbiamo avuto ospite Vanna Cercenà, uno sguardo azzurro che racconta più di ogni parola, ci ha regalato la spontaneità di una scrittura densa di storia, di verità e di relazioni, ci ha ricordato che la libertà non può essere mai scontata e in tanti momenti della storia dell’uomo ci sono state persone private di questo diritto.
Sonia Maria Luce Possentini ci ha nutrito della sua energia operosa, della dedizione al proprio lavoro, una dedizione preziosa che si dipana su tempi lunghi di lavoro per poter arrivare alla bellezza emotiva che le sue opere trasmettono. 
Con Massimo De Nardo siamo andati alla scoperta di racconti che nascono dai progetti innovativi della casa editrice di cui lui è responsabile editoriale, alla scoperta di storie ragionate e mai scontate che ci regalano elementi narrativi sempre nuovi ed originali.
Il festival si è concluso con Giuseppe Caliceti che ha coinvolto i bambini in un gioco di filastrocche molto divertente e ha lasciato dentro al festival tanta energia positiva con cui abbiamo riempito le valigie del ritorno.
Alle tre giornate di festival hanno portato la loro voce attori professionisti, Gabriele Parrillo, Irene Guadagnini, Edoardo Ribatto, Pina Irace, il Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia. 

Grazie a loro hanno preso forma storie meravigliose, siamo salpati con loro su grandi navi o su piccole imbarcazioni e il timone ha virato verso terre di scoperta, terre fertili di parole, di storia, di mitologia, dentro a racconti di amicizie, di crescita, di conquiste, di avventure. Le storie ci hanno divertito, sorpreso e lasciato col fiato sospeso.
Grazie di cuore a chi ha camminato con noi, a tutte le persone dello Staff, grazie alle collaborazioni preziose del Teatro dell’Orsa, dell’Associazione la Cova, dei blog Le Galline Volanti e Comò mag, dell’Istituto regionale per i ciechi G. Garibaldi. Il progetto del Festival è stato accolto con fiducia sia dal Comune di Scandiano, sia dalla biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, che non solo hanno appoggiato e sostenuto gli obiettivi del Festival ma hanno ospitato nei loro spazi alcuni appuntamenti in programma. 
Un grazie va anche a tutti gli studenti incontrati che si sono dimostrati attenti, curiosi e desiderosi di conoscenza. Incontrare i più giovani vuol dire incontrare il futuro. 
Infine un grazie davvero grande allo staff del Chiostro della Ghiara che fin dalla prima edizione ha creduto nel nostro Festival e ha messo a totale disposizione i suoi spazi, magici in ogni angolo.
Trame di viaggio non è solo il titolo del Festival di quest’anno, sono state tessute trame in ogni relazione costruita con questo appuntamento, in ogni collaborazione, in ogni incontro nato da una rete di pensiero e di fiducia. 

il Festival del libro per ragazzi Punto e a capo è organizzato da PUNTO E A CAPO - APS | via Adua 18 - 42124 Reggio Emilia | CF 91173540351